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Concerti d’organo

27 APR 2025
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Omaggio a Ravel (7 marzo 1875 – 28 dicembre 1937)
e a Messiaen (10 dicembre 1908 – 27 aprile 1992)

“Voglio fare come i maestri vetrai del Medioevo.
Non spiegare nulla, ma abbagliare” (O. Messiaen)

Il programma proposto traccia un viaggio affascinante attraverso tre epoche della musica organistica: dalla dodecafonia di Schoenberg, con la sua logica strutturale rigorosa, alla delicatezza armonica di Ravel, fino alla mistica visione sonora di Messiaen. Questo percorso dimostra come l’organo, strumento della tradizione liturgica, sia stato in grado di adattarsi ai linguaggi più innovativi del Novecento, rivelandosi una voce sempre attuale e inesauribile nella sua ricchezza espressiva.

Arnold Schoenberg (1874-1951) – Variazioni per organo op. 40

Composte nel 1941, le Variazioni per organo op. 40 rappresentano un raro esempio dell’approccio dodecafonico applicato all’organo. Sebbene Schoenberg ha scritto una sola opera per questo strumento, in questa composizione dimostra una sorprendente capacità di sfruttare le possibilità timbriche. La struttura della variazione, che qui richiama il modello barocco e classico, si innesta su una scrittura rigorosa, creando un’opera di grande densità espressiva e complessità contrappuntistica.

Maurice Ravel (1875-1937) – Le jardin féerique, Menuet, Pavane de la belle au bois dormant, Petite Pastorale, Andante, Passacaille.

Le trascrizioni organistiche offrono all’ascoltatore un’esperienza sonora di grande intensità e morbidezza timbrica evocando magia e delicatezza del brano originale. “Le jardin féerique” donerá un’iniziale atmosfera incantata e un crescendo emozionante. Le “Menuet” esalta un’immagine fiabesca, percorrendo varie sfumature sonore dell’organo. La “Pavane de la belle au bois dormant” è il primo movimento della suite (Ma Mère l’Oye): delicato, intimo e semplice evoca l’immagine di una principessa addormentata in un mondo incantato. La “Petite pastorale” è un brano delicato e poetico. L’“Andante”, dall’atmosfera lirica e contemplativa. La “Passacaille” un movimento straordinariamente intenso e malinconico, una composizione che bene si adatta all’organo per le sue linee melodiche e armoniche.

Olivier Messiaen (1908-1992) – L’Ascension (1933-34)

Originariamente scritta per orchestra e poi adattata per organo, “L’Ascension” è una delle opere più emblematiche del periodo giovanile di Messiaen. Strutturata in quattro meditazioni, questa composizione si ispira alla tradizione della musica sacra, unendo elementi gregoriani, armonie modali e timbri suggestivi tipici del compositore francese. Il brano esplora una vasta gamma di colori e registri, culminando in un’estasi mistica che eleva l’ascoltatore in una dimensione trascendente, caratteristica fondamentale della poetica di Messiaen. 
(P.P. TURETTA, da Notando numero 15, Spring edition, 2025, Periodico del Conservatorio Cesare Pollini di Padova).

Info: https://www.amicimusicapadova.org/calendario/rassegne/concerti-dorgano-2025/

 

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Via Prosdocimo, 82, Padova (PD)

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